Procedimentum: secundum traditione longobarda (2,5).
“…le grane (di riso) devono essere staccate e legate da un insieme cremoso: è il riso all’onda. Per questo i veri milanesi lo mangiano (il risotto alla milanese) col cucchiaio.” Buttarvi il Grana grattugiato e un pezzo di burro, fuori dal fuoco e lontano da fonti di calore, rimestare e servire.
In alternativa procedere come segue (1). “Si lascia riposare 1 minuto prima di servire.”
Importante è tenere presente che il riso continua a cuocere fuori dal fuoco: mentre lo si sta mantecando (calcolate 1 minuto) e mentre lo si serve nei piatti e lo si porta a tavola (1-2 minuti).”
N.B. Dato per inteso che servire un riso scotto rappresenta una macchia infamante per ogni gastronomo, di professione o dilettante che sia, vale comunque la seguente puntualizzazione (1). “Il tempo di cottura (del risotto) dipende da molti fattori: la varietà del riso, la stagionatura, la lavorazione cui è stato sottoposto, il calore del fornello, il tipo e la forma del recipiente, il rapporto tra il riso e il liquido presente in pentola, il gusto personale. Vero guaio è quando fautori del riso al dente e amanti del riso ben cotto si trovano sotto lo stesso tetto!”
V ) Articulo quinto: CONDIMENTA, ADDENDA ET VARIATIONES SOVRA LO MEDESIMO TEMA
Ingredientia: ortaggi, legumi, verdura, selvatici erbaggi, fructi, carnes, selvaggina, salumi, pisces, fructi de mare, tartufi, mycetes, spetiaria, latticini, caci et quant’altro de propria ratione, palato et fantasia se advocare possunt.
N.B. Da consigliare come ingredienti prodotti tipici di alta qualità. Sono proponibili tutte le ricette tradizionali, ferma restando la preferenza per le ricette pavesi fino a spaziare all’intero orbe terracqueo ,sempre nel rispetto degli articoli precedenti.
Intrumenta: Illae quae todo modo da nostra contadina cultura et moderna tecnologia inventata sunt pro res coquinaria.
N.B. Sono da ritenersi validi tutti gli ingredienti e gli strumenti capaci di arricchire in qualità e gusto il risotto classico. La Confraternita può al bisogno assumere il compito di assaggiare e vigilare in modo da ratificare senza possibilità di contestazione l’aderenza alle regole auree che rendono ottimale il vero risotto.
Procedimentum:
“L’aggiunta delle verdure o delle carni che condiscono il risotto e dalle quali il medesimo trae la sua connotazione (es. risotto alle erbette, alla pasta di salme -ossia “dal nimal”-, etc,) può avvenire sia all’inizio che a metà cottura. Più tranquilla è questa seconda soluzione, che prevede cotture praticamente separate: più facile evitare che il tutto si attacchi al fondo della pentola. I funghi crudi si depongono all’inizio del procedimento sul riso tostato e affogato nel brodo: cuociono insieme ai chicchi, poco, in modo da rimanere croccanti.”.
N.B. Caldamente consigliata la aggiunta de polvere di zafferano a fine cottura per meglio mantenere il suo delicato aroma; pure consentita a metà cottura quella degli stimmi interi di zafferano.
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Fontes ( fonti bibliografiche )
1) Annalisa Alberici: “La tavola del Gran Pavese”, Ed. Antares, Pavia, 2000.
2) Mario Musoni: “Nasce nell’acqua e muore nel vino”, Ed. EDIMES, Pavia, 2000.
3) “Il re dei cuochi, ossia l’arte di mangiare al gusto degl’italiani” Ed. Salani, Firenze 1893.
4) “Intorno alla cucina pavese, ovvero Pavia contorni e dintorni”, a cura di Luigia Favalli, Quaderni dell’UNI3, Ed. PI ME, Pavia, 1998.
5) Ottorina Perna Bozzi: “La Lombardia in cucina”, Ed. Giunti Martello, Milano, 1982.
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Glossarium - Glossario
(in ordine alfabetico)
A guisa di: Nello stesso modo, analogamente a
Ad dosandum: Per fare le porzioni
Ad mantecandum sive ondam: Come mantecare il risotto “all’onda”
Addenda: Aggiunte
Advocare possunt: Si possono pensare, si possono realizzare
Alias: Ossia, ovvero, in altri termini
Allium cepa: Cipolla, in accordo con la denominazione latina della specie botanica
Aqua pura fontis: Acqua potabile, acqua pura di rubinetto; in assenza di garanzie dell’igiene dell’acqua sorgiva si auspica la scelta di acqua confezionata e controllata
Brodamen: Brodo; assolutamente da non confondere con il termine “brodaglia”, di assoluta connotazione negativa
Bulla de infamia: Marchio d’infamia; in antico chi meritava una pena per colpe infamanti veniva marchiato a fuoco perché tutti potessero riconoscerlo come reprobo, oggi un documento, pure detto “bolla” per la presenza di un sigillo, del genere viene a volte affisso sui muri delle case di Pavia ad opera della Goliardia locale
Butirrum frescum: Burro freschissimo di ottima qualità
Butirrum: Burro
Caci: Formaggi; derivati del latte freschi, semiduri o stagionati derivati dal latte trattato con il caglio (fermento di origine bovina)
Caldara: Caldaia, grande recipiente usato in cucina per far bollire grossi volumi di liquido
Carnes: Carni di diverse varietà
Cazzulett: Cucchiaio di legno specialmente indicato per mescolare risotti, minestre o pietanze fluide
Cervellato: Grasso animale, per lo più di origine suina; da qui il termine “Cervelée” con cui si indicava il salumiere in dialetto milanese Coctura: Metodo di cottura
Condimenta: Condimenti, con riferimento non solo ai grassi ma anche ad aromi o altri ingredienti accessori
Crustacea: Crostacei, da segnalare il tradizionale impiego di quasi introvabili gamberi di fiume per il risotto alla Certosina o affini Cucchiari de infima dimensione: Cucchiaini Cucchiari de maxima dimensione: Cucchiaioni, grandi cucchiai di servizio spesso di appropriato design per dispensare il risotto
Cucchiaro: Cucchiaio
Cupreica lega: Rame, per lo più stagnato, in riferimento al termine latino dell’elemento chimico: Cuprux-Cu
De gustibus: A seconda dei gusti; e si sa che “de gustibus non disputandum est” (dei gusti non si può discutere)
Et/sive : E/oppure anche, e/o
Flamma: Fiamma, concetto legato con particolare riferimento al focolare o al fornello a gas, ma estensibile ad altre fonti di calore; sinonimo del termine gastronomico “fuoco”
Fructi de mare: Frutti di mare, si intendono denominare in tal modo diverse varietà di molluschi e crostacei
Fructi: Frutta, con particolare riferimento agli accostamenti dolce/salato nei primi piatti
Id est: Ad esempio
Idem in precedentia: Come sopra, quelli già precedentemente citati Illae quae inventata sunt: Quelle che sono state ideate Immantinente: Subito, immediatamente
In “risicula” latina verba: Sinonimo di “latino maccheronico”, ben applicato a materie specialistiche del campo risicolo
Ingredientia: Ingredienti
Instrumenta: Strumenti necessari
Italica Cuocorum Societas: Associazione Italiana Cuochi
Ittico “fumetto”: Fumetto di pesce, brodo solitamente ristretto fatto con pesce intero o suoi scarti (teste, lische, gusci)
Juxto sale: Giusta quantità di sale
Latticini: Derivati del latte, per lo più morbidi e freschi, non soggetti al procedimento della cagliata
Magna pignatta: Grande pentola, indispensabile per fare brodo
Mixtum carnorum: Carni miste, si consiglia l’impiego contemporaneo di pezzi adatti di manzo, pollame, maiale ed eventualmente idonee frattaglie
Mollusca: Molluschi, con particolare riferimento ai frutti di mare
Mycetes: Funghi
‘nimal: Maiale, “animale” per eccellenza nella tradizione contadina pavese
Nomato: Denominato Novella traditione: Riadattamento della tradizione ad esigenze del vivere attuale, da non confondere assolutamente con riferimenti alla “nouvelle cuisine”
Oleum: Olio, con preferenziale riferimento al prodotto extravergine di oliva di buona qualità
Opportuni aromatici erbaggi: Vegetali aromatici adatti allo scopo, si possono citare ad es.: sedano, carote, cipolle, dragoncello e altro Padanum cacium: Formaggio Grana Padano o Lodigiano Parmense cacium: Formaggio Parmigiano Reggiano Parmesan o similia: Parmesan o prodotti analoghi, in riferimento alla possibile truffa ventilata nell’Unione Europea per la immissione in commercio di un formaggio tedesco dall’abusivo nome, appunto, di Parmesan
Pisces: Pesci, con particolare riferimento ai prodotti ittici d’acqua dolce caratteristici del territorio come luccio e persico
Pro: A favore di…, per fare bene …
Procedimentum: Procedura di preparazione del piatto Ranocchia: Rane, da considerare gloria della tradizione gastronomica pavese Ratione: Ragione: tutte le scelte alimentari devono essere governate dalla ragione oltre che dalla gola
Res coquinaria: Gastronomia, tecnica culinaria, cucina
Risi de acconcia varietate: Riso di qualità adatta per il risotto, con preferenziale riferimento alle varietà coltivate e impiegate nel pavese Romarinum: Rosmarino, senza trascurare altri aromi secondo i gusti
Salame “ad la duja”: Salamini morbidi conservati nel grasso animale
Schiumarola: Speciale mestolo forato presente in ogni cucina per eliminare schiume e residui inappetibili presenti in superficie su preparazioni gastronomiche
Secundum preferentiam: A seconda dei gusti, a piacere
Secundum traditione longobarda: Secondo il metodo tramandato nella tradizione lombarda Selvatici erbaggi: Vegetali selvatici, erbe di campo
Sequitando: Continuando
Spetiaria: Spezie, da scegliere singolarmente o spesso considerate come miscele già pronte di varia composizione
Stimmi interi di zafferano: Si intende il prodotto più raffinato per un migliore uso dello zafferano in cucina, ossia la parte superiore integra dei pistilli del fiore (detti stimmi o stigmi secondo la terminologia botanica) che ne rappresenta la più squisita “droga” vegetale. Subfrictum: Soffritto
Taglia commensalis previsione: A seconda della dimensione (per numero ed appetito) dei commensali che si prevedono a tavola Tegame de alto bordo: Tegame a bordo alto, particolarmente indicato per la cottura dei risotti
Todo modo: In tutti i modi, in qualunque maniera
Variationes sovra lo medesimo tema: Variazioni sul tema, modificazioni della ricetta base
Veracem non est ut todo modo brodum facere: “Non è vero che tutto fa brodo”
Vinum bonum: Buon vino, con preferenza per il prodotto DOC della Provincia di Pavia