La passione per le lampade a benzina e l'idea di collezionarle mi venne durante un temporalaccio estivo di molti anni or sono...la solita bufera, fronde degli alberi scosse, roboanti tuoni e poi un fulmine dispettoso che mi spense il Pc all'improsvviso, oltre naturalmente alle altre " cose" di casa ( radio,luci,frigorifero e qualsiasi altro elettrodomestico in rete ) L'amara sorpresa al riaccendersi delle lampadine fu che tutto il lavoro finora fatto al computer era svanito col fulmine che aveva interrotto bruscamente l'alimentazione dalla rete elettrica. Che civiltà effimera...se la paragoniamo alle precedenti...cosa rimmarà di noi ,abitanti del XXI secolo, che senza l'elettricità non sappiamo sopravvivere neppure per un sabato pomeriggio. Noi dipendiamo in tutto e per tutto dalla possibilità di essere alimentati a corrente elettrica: dalla sveglia del mattino allo spazzolino elettrico del dopocena è tutto un susseguirsi di contatti elettrici: sono milioni gli elettrodomestici indispensabili che ci hanno addomesticato a questa scelta di vita...ma se tutto questo per un qualsiasi motivo dovesse svanire? Questo susseguirsi di pensieri e di interrogativi mi portò a rivalutare il passato e i modi di vita autonomi dei nostri antenati. Nacque così l'idea di approfondire l'argomento delle Lampade e dei sistemi di illuminazione in genere nei " secoli bui ".
Alla fine del 19esimo secolo, l'illuminazione principale viene da lampade a petrolio e da candele a cera. Alcuni inventori ebbero la buona idea di utilizzare benzina per far funzionare una lampada, ma queste lampade non erano ancora ad uno stato di sviluppo ottimale ed erano per lo più molto pericolose per l'utente.
Con mezzi tecnici adeguati , Charles Pigeon rimosse tutti i pericoli associati all'uso di questo combustibile, e nel 1884 depositò un brevetto per una lampada garantita Inesplosibile.
La lampada standard N. 1 era nata.
Questa lampada sarà il suo primo modello. Egli ne disegnerà molti altri basati su questo primo esemplare fino al 1915, data della sua scomparsa.
Tutti i suoi modelli di lampade sono conosciuti attraverso i cataloghi dell'epoca, e tutte le sue lampade recano la scritta "Pigeon":
1) sulla rotellina zigrinata che fa salire e scendere lo stoppino
2) sopra o sotto il corpo della lampada stessa attraverso un'incisione o
su una placca ovale oppure quadrata riportata sul corpo della lampada o al di sotto di essa.
Questi due marchi sono gli elementi essenziali che evidenziano che si tratta di una lampada di marca " Pigeon" in un periodo storico in cui la concorrenza era molto agguerrita e lampade "genere Pigeon" erano innumerevoli ( oltre cento fabbricanti le imitavano).
Molti altri modelli sono stati progettati da Charles PIGEON e dagli eredi per commercializzati tra il 1884 e il 1960. In aggiunta a queste lampade a benzina studiate per l'illuminazione domestica o professionale (ad esempio studi fotografici) ci sono anche stufette di ogni genere, ( per cucinare "alla lampada", per pic nic, per riscaldare semplicemente il pasto), lampade a cherosene, alcool, lampade in vetro e gli accessori e i ricambi più disparati ( stoppini, vetri, rondelle, serbatoi per contenere la benzina di riserva ).
E, come indicato nella pubblicità dell'epoca:
" Tutto vero: le Lampade Pigeon devono recare il loro marchio di fabbrica "